Venerdì 21 settembre 2012 è stato consegnato un tandem all’ANGSA Novara onlus (associazione nazionale genitori soggetti autistici), alla presenza dell’Assessore alla mobilità del Comune di Novara, Arch. Giulio Rigotti, che ha percepito e condiviso l’importanza dell’evento.
ANGSA ha affidato all’Associazione per l’autismo Enrico Micheli la gestione di un Centro per la diagnosi ed il trattamento dell’autismo e dei disturbi dello spettro autistico. Il centro, con sede in Corso Risorgimento 237, grazie alla presenza di un’equipe multidisciplinare, offre trattamenti specialistici per circa 80 soggetti e le loro famiglie, provenienti dalla provincia di Novara, Vercelli, Biella, Milano e Varese. La consegna del tandem si colloca nell’ambito della Settimana della Mobilità Europea e Nazionale 2012 (16/09 - 22/09).  L’associazione “Amici della Bici” crede fortemente che in futuro il ruolo della bicicletta sia non solo di aggregazione per escursioni ciclo-culturali o per salvaguardia dell’ambiente, ma che si possa adoperare anche per attività pertinenti e di beneficio in realtà colpite da problematiche alcune volte non conosciute nella loro pienezza.  Si conoscono già esempi presenti sul territorio nazionale, che ultimamente hanno portato benefici alle persone affette da autismo, anche presso il centro sopra menzionato.   Pertanto, in seguito al dialogo instaurato con la dottoressa Lorenza Fontana, pedagogista clinico, coordinatrice del centro per l’autismo, impegnata in questo campo, si è pensato di aiutare la realtà locale donando un tandem utile per le attività suddette. La consegna alla dottoressa e alla sig.ra Benedetta Demartis, presidente di ANGSA Novara onlus, è stata effettuata alla presenza di alcuni associati “AdB” e del referente per FIAB Novara Marco Platinetti
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Notevole è stato l’interesse che il sig. Luigi Zanoni titolare del negozio “Centro assistenza Bici“ di V.le Giulio Cesare ha posto nel ritenere la donazione del tandem una priorità sociale, permettendo l’acquisizione del mezzo donato dall’associazione ”Amici della Bici” al prezzo di costo. La dottoressa Lorenza Fontana ha aggiunto ”L’autismo è un disturbo del comportamento biologicamente determinato e compromette l’area della relazione, della comunicazione e del comportamento, caratterizzato da interessi ristretti e ripetitivi e ricorrenti disturbi sensoriali (soprattutto fastidio per alcuni stimoli uditivi e visivi). Le Linee Guida per l’autismo pubblicate dall’ Istituto Superiore di Sanità nel 2011 dichiarano che il trattamento d’elezione deve essere di matrice comportamentale, intensivo, precoce e curricolare, con una programmazione rigorosamente individualizzata che preveda apprendimenti a tavolino ed in ambiente naturale. I ragazzi adolescenti e adulti con autismo, a fronte di una fisicità sana, presentano grandi difficoltà nella relazione e nella comunicazione: non riescono a partecipare attivamente alla vita sociale, fanno fatica ad inserirsi in attività di gruppo, provano fastidio per rumori o colori forti, non hanno senso del pericolo, spesso non hanno sviluppato un linguaggio verbale funzionale e la frustrazione del non essere capiti, unitamente alla noia di un tempo libero vuoto, provocano frequenti problemi di comportamento. E questi comportamenti rendono ancora più difficile la vita sociale di tutta la famiglia, generando un circolo che alimenta solitudine, isolamento e frustrazione. Il tandem valorizza i punti di forza di un ragazzo con autismo, soprattutto la forza fisica e la preferenza per attività individuali semplici e ripetitive, senza però richiedere sofisticate abilità relazionali e comunicative. Il fatto poi che venga guidato da un adulto in itinerari spesso silenziosi e tranquilli garantisce una situazione di sicurezza e di benessere, gratificante per entrambi i ciclisti. Potrebbe diventare per questo una attività sicura e piacevole per il tempo libero di tutta la famiglia. L’attività in tandem può essere così una esperienza molto preziosa, in cui i soggetti possano generalizzare in ambiente naturale alcuni apprendimenti acquisiti nell’ambito delle terapie, come le autonomie personali, le abilità sociali, l’orientamento nello spazio e nel tempo. Dal condividere l’attività possono essere accompagnati a condividere anche pensieri ed emozioni, il che risulta per loro un grande traguardo dal momento che fanno molta fatica a riconoscere le emozioni e intuire pensieri e stati d’animo degli altri. L’attività motoria permette infine di mantenere in forma anche il proprio corpo e incanalare in modo funzionale e socialmente accettabile e persino apprezzabile quell’energia fisica che altrimenti potrebbe originare comportamenti aggressivi”.A seguito di questa iniziativa si auspica che oltre all’Associazione “Amici della Bici”, anche altre realtà presenti sul territorio riconoscano l’importanza di offrire un concreto aiuto ad associazioni di indirizzo sociale

 

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